Aveva da poco compiuto 21 anni quando conquistò insieme ai compagni di allora una sofferta salvezza in serie B con la Salernitana, l’ultima del presidente Aliberti prima del fallimento. Domani Raffaele Palladino, da allenatore del Monza, affronterà il suo passato, la squadra che gli ha permesso di mettersi in mostra tra i “grandi” dopo due ottimi campionati Primavera con la Juve. Quella sera del 5 giugno 2005 sicuramente Palladino la ricorderà ancora. Fu lui a segnare il primo gol, seguito da quello di Zaniolo, nel 2-1 rifilato all’Ascoli che consentì alla Salernitana di Gregucci, con una giornata di anticipo, di salvarsi. Nella stagione 2004/05 l’attaccante di Mugnano di Napoli segnò 15 gol che gli consentirono poi di arrivare in serie A. Oggi Palladino, a 38 anni, affronta un’altra prima esperienza tra i “grandi”. Quella in panchina, dopo aver allenato la Primavera del Monza, sfruttando gli insegnamenti dei tecnici che ha avuto, a cominciare da Gasperini.
Palladino contro la Salernitana che lo lanciò da giocatore
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