Palazzo Genovese lo abbiamo rivisto tutti, da poco, nelle sequenze della fiction Malinconico, sede dello studio dell’avvocato d’insuccesso. E in tanti ne abbiamo commentato la bellezza.
Una bellezza, evidentemente ambita ed apprezzata, visto che ieri, personale del Nucleo antievasione tributaria della Polizia Municipale è intervenuto constatando che nello stabile era stata abusivamente aperta una struttura ricettiva. I vigili sono intervenuti in seguito ad alcune segnalazioni ed hanno così scoperto che in un appartamento di 10 stanze, di proprietà di una cittadina salernitana e da lei affittato ad un albergatore residente a Roma per essere trasformato in struttura ricettiva di ostello/affittacamere, c’erano 12 studenti di diverse nazionalità.
Dal sopralluogo effettuato sono emerse gravi irregolarità e violazioni di carattere urbanistico, amministrativo, fiscale e anche di rilevanza penale. Le verifiche da parte del Nucleo Tributario, tuttora in corso, hanno appurato che l’affittuario, nella sua qualità di legale rappresentante della società conduttrice dell’immobile, non era in possesso di alcun titolo e documentazione, volta a dimostrare la legittimità dell’attività intrapresa. Peraltro non è stata esibita alcuna certificazione attestante l’agibilità urbanistica dei locali. Inoltre il legale rappresentate della società ha ammesso anche di non aver mai emesso alcuna ricevuta fiscale a fronte degli incassi introitati sebbene dichiarati dagli stessi occupanti.
Ancora più grave la violazione di carattere penale riscontrata non avendo il medesimo soggetto comunicato gli ospiti alla locale Questura.
Per quest’ultima violazione si procederà ad inoltrare la notizia di reato all’ A.G., mentre per l’apertura dell’attività abusiva si procederà con un provvedimento sanzionatorio da 2.000 a 10.000 €. La chiusura della struttura potrà essere evitata se il gestore provvederà a regolarizzarla conformandola alle vigenti normative regionali in materia di attività ricettive.