Il personale sanitario assunto con modalità straordinaria per l’emergenza Covid -19, che non ha ancora maturato requisiti di stabilizzazione, non ha la certezza della proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato in scadenza il 31 dicembre prossimo. I sindacati chiedono dunque che i contratti di tutte le figure sanitarie, tecniche e amministrative che lavorano a tempo determinato nelle Aziende Sanitarie vengano prorogati almeno fino a giugno 2023. Il rischio è che si creino vuoti in organico proprio mentre aumenta l’incidenza del Covid e c’è il picco dell’influenza stagionale. Sono operatori che hanno contribuito a ridurre le liste di attesa, a evitare disservizi, facendo turni massacranti per la nota carenza di personale e che hanno garantito il diritto alla salute anche durante l’emergenza pandemica. La Cisl spiega che in Campania si dovranno realizzare 45 ospedali di comunità, 169 case di comunità, 58 COT e si dovrà procedere all’acquisto di nuove apparecchiature sanitarie. Difendere i livelli occupazionali e valorizzare la professionalità degli operatori è un obbligo non solo del sindacato ma di tutta la politica che deve rispondere a garanzia della qualità dei servizi e all’ottimizzazione delle prestazioni sanitarie e socio-assistenziali
Contratti in scadenza, precari della sanità a rischio
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