Non è più solo la dotta, Bologna, ma è anche la città capoluogo della provincia dove, per la quinta volta dal 2000, si vive meglio. Parola della classifica 2022 della “Qualità della vita” del Sole 24Ore, appena pubblicata. Seconda Bolzano, da sempre stabilmente nella top ten. Terza Firenze, che scala otto posizioni rispetto allo scorso, addirittura 24 se il paragone è con il 2020. Sprofonda Napoli, 98esima e in discesa di otto posizioni. Caserta fa di peggio: 99esima. E Salerno? E’ al 97esimo posto. Avellino e Benevento fanno meglio: rispettivamente 84esima e 82esima, con qualche timido segnale positivo. Solo Calabria e Sicilia, nel complesso, fanno registrare un trend peggiore rispetto alla Campania che è nei bassifondi in quasi tutti i 90 indicatori, suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990:
1.ricchezza e consumi;
2.affari e lavoro;
3.ambiente e servizi;
4.demografia, società e salute;
5.giustizia e sicurezza;
6.cultura e tempo libero.
A condannare la nostra regione, come sempre sono Giustizia e sicurezza: Napoli è addirittura 104esima – prima in Italia per indice di criminalità – mentre Salerno che si pensava fosse isola felice è 101esima. Caserta occupa la casella numero 92 e Avellino la 74esima. Solo Benevento che si trova nella prima parte della classifica: 31esimo posto. La Campania va giù anche ricchezza e consumi: Napoli è 92esima e Salerno al centesimo posto. Segnale di una difficoltà economica evidente ma anche di un sommerso che potrebbe aver inciso su questo indicatore.
Le – poche – note positive vengono dalla presenza sul territorio di start up innovative, di aziende che fanno e-commerce e per l’imprenditorialità giovanile.