Ritiro in Turchia, bilancio tra luci e ombre

Michele Masturzo

Davide Nicola ha tracciato un bilancio positivo dell’esperienza in Turchia, utile per effettuare un richiamo di preparazione in vista della lunga seconda metà di stagione e pure per oliare i meccanismi tattici, ma soprattutto per consentire ai giocatori meno utilizzati di mettersi in pari coi compagni. Qualcuno, come Bonazzoli, Bohinen, Lovato e Bradaric, ha sfruttato l’occasione adeguatamente, altri, come Sambia, ma anche Vilhena, Kastanos e Botheim, non ci è riuscito appieno.
Le due amichevoli con Fenerbahce e Alanyaspor hanno confermato la fragilità della squadra in fase difensiva: non è una questione di interpreti, ma di occupazione degli spazi, di attenzione nell’esecuzione dei movimenti in fase di non possesso. I 6 gol incassati nei due test confermano un dato negativo che era già emerso nelle ultime sfide prima della sosta, bisogna fare meglio (come squadra) in termini di tenuta difensiva.
E l’infortunio di Sepe, ovviamente, complica ulteriormente i piani. Fiorillo e Micai non forniscono adeguate garanzie, motivo per cui la caccia ad un portiere sembra debba essere prioritaria nelle strategie di mercato. Un mercato che, al di là dell’avvio ufficiale delle trattative, deve entrare nel vivo già nei prossimi giorni, visto che il primo impegno dopo la lunga sosta si avvicina a grandi falcate e il diesse De Sanctis dovrà individuare rinforzi anche negli altri reparti (dopo lo stop di Maggiore, l’altra priorità è il centrocampo).

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