Ambiente, Salute, Cibo per una medicina di precisione

Simona Cataldo

Monitorare i fattori di rischio che risiedono nell’ambiente e nel mondo animale per prevenire i rischi per la salute dei cittadini campani e ridurre la mortalità. Questo l’impegno avviato 10 anni fa dalla Regione Campania, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e l’Università Federico II, con Qr-code Campania e Campania Trasparente. I due progetti regionali, illustrati nel corso del convegno «Ambiente, salute, cibo. Per la medicina di precisione» svoltosi ieri a Napoli, hanno permesso di indicare una strada virtuosa per la tutela dei prodotti a chilometro zero, sfatando anche luoghi comuni e falsi miti, con il progetto S.P.E.S., studio di biomonitoraggio ambientale. «Grazie alle Regione Campania oggi, nei dipartimenti di prevenzione, avremo un occhio più attento verso tutte le patologie correlate all’ambiente. Una novità, nata dalla crisi della terra dei fuochi, che costituisce un momento nobile per la sanità» ha osservato Antonio Limone, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. «Vogliamo utilizzare questa conoscenza del territorio per avere anche una medicina di precisione, spingendo anche i nostri concittadini a un’alimentazione corretta, abbiamo qui la dieta mediterranea» ha spiegato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. «Con l’interazione tra scienza e politica abbiamo raggiunto un traguardo importante, quello che in Campania siamo in grado di effettuare uno straordinario livello di monitoraggio ambientale» ha sottolineato Matteo Lorito, rettore l’Università Federico II di Napoli.

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