Arrivano altri fondi per il nuovo ospedale “Ruggi”

Antonio Esposito

La Regione Campania accelera per la realizzazione del nuovo ospedale di Salerno che sorgerà nell’area ex Finmatica. In arrivo altri 120 milioni di euro come emerge da una delibera di giunta regionale pubblicata nelle ultime ore. Soldi che serviranno per opere complementari all’intervento e strettamente funzionali per rendere il policlinico di Salerno, in zona San Leonardo, sempre più al passo con i tempi e funzionale per gli utenti. 120 milioni di euro, in pratica fondi europei, che vanno ad integrare il finanziamento di 330 milioni per il nuovo ospedale che costerà non meno di 450milioni di euro.
Gli uffici tecnici hanno segnalato la necessità di integrare il finanziamento già disponibile E Palazzo Santa Lucia adesso “mette da parte” il tesoretto dell’Europa. La Regione intende fare presto. Accelerare, aprire subito il cantiere della struttura sanitaria

L’impianto architettonico è composto da un edificio principale che prevede un podio che si alza per tre piani e un livello interrato che conterrà tutti principali servizi di diagnosi e cura oltre alle attività di supporto. Si aggiunge il sistema delle torri che si sviluppa su quattro livelli e sarà dedicato alle unità di degenza e alle funzioni legate alla didattica e agli uffici amministrativi.

«Il nuovo Ruggi prevederà 732 posti letto oltre ai 18 del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl Salerno. Ci sarà anche nel nuovo “Ruggi” una vocazione per la cura del cuore, seguendo le strutture di grande tradizione già presenti nell’attuale torre cardiologica di via San Leonardo. Ma anche per l’assistenza dei più piccoli, con quattro posti di Rianimazione pediatrica e altri otto dedicati alla Tin.

Una modifica dei posti è stata effettuata nel progetto definitivo, in particolare per quanto riguarda il Pronto soccorso: adesso, infatti, si lavora su 15 spazi all’Obi e 5 per il Pronto soccorso pediatrico. I due mancanti rispetto al passato, adesso, saranno destinati al Pronto soccorso ostetrico.

Nei reparti di Rianimazione, infatti, sono state individuate due aree, ognuna da otto posti letto ed isolate dalle altre, da utilizzare come zone Covid o per eventuali altre emergenze. Lo stesso principio è stato adottato anche per le sale operatorie: nel nuovo planning allo studio, infatti, due sale sono state dedicate agli interventi per i possibili contagiati, con percorsi in sicurezza e completamente isolati dal resto dell’ospedale.

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