La Polizia di Stato e segnatamente il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Campania, Basilicata e Molise con l’ausilio dell’omologo Centro Operativo Lombardia, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di una custodia cautelare in carcere e di una detenzione domiciliare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due uomini, residenti a Milano, gravemente indiziati dei reati di violenza sessuale e produzione di materiale pedopornografico ai danni di un bambino, della provincia di Salerno, di 14 anni Le indagini, hanno documentato che i due uomini, dopo aver adescato in rete il bambino lo hanno indotto a compiere atti sessuali e a inviare loro video e immagini a contenuto sessualmente esplicito. Dall’analisi dei dispositivi sottoposti a sequestro sono emerse, inoltre, richieste e pressioni per avere incontri in presenza compiute dall’indagato, destinatario della custodia cautelare in carcere. Le investigazioni, coordinate dal Centro Nazionale per il Contrasto alla PedopornografiaOnline, hanno consentito di identificare i due soggetti, che si celavano dietro sistemi di messaggistica utilizzati proprio per contattare minori e per creare un circuito di informazioni, facendo emergere anche le condotte di adescamento e detenzione di materiale pedopornografico di altri due indagati, il primo residente nella provincia di Torino e il secondo nella provincia di Foggia, su cui sono in corso approfondimenti investigativi. Gli indagati sono in ogni caso da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Custodia cautelare in carcere e detenzione domiciliare nei confronti di due uomini, residenti a Milano
Bambino salernitano adescato on-line: guai per due soggetti
Dopo aver adescato in rete il bambino lo avrebbero indotto a compiere atti sessuali e a inviare loro video
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