CAPACCIO PAESTUM. Confermata, dalla Cassazione, la pena a 16 anni di carcere per il 29enne Vincenzo Galdoporpora, assassino reo confesso di Francesco De Santi, giovane pizzaiolo di Capaccio Paestum ucciso, con una coltellata al cuore, la notte del 27 ottobre del 2019 davanti ad un bar a Torre di Mare.
A poco più di 3 anni dall’omicidio, dunque, i giudici della Suprema Corte hanno legittimato, anche nel merito, la sentenza di condanna emessa il 24 maggio del 2022 dalla Corte d’Assise d’Appello di Salerno, scrivendo di fatto la parola fine ad una tragica vicenda che scosse la comunità capaccese. Gli ermellini hanno rigettato presunti vizi procedurali e l’esimente della legittima difesa eccepiti dal legale difensore dell’imputato, l’avv. Marcello Nese, che comunque, in Appello, era riuscito ad ottenere uno sconto di pena di 4 anni rispetto ai 20 comminati in primo grado con rito abbreviato a Galdoporpora, attualmente detenuto nel carcere di Opera, a Milano, dopo essere stato rinchiuso prima a Fuorni e poi a Poggioreale.
Il pm inquirente Marinella Guglielmotti della Procura della Repubblica di Salerno aveva chiesto 30 anni di reclusione per Enzo ‘o brasiliano, a carico del quale caddero poi le aggravanti della premeditazione, dei futili motivi e l’aver commesso il fatto seppur sottoposto a regime di sorveglianza speciale. Con tale sentenza definitiva e irrevocabile, passata in giudicato, si potrà procedere alla quantificazione, in separata sede civile, del risarcimento dei danni in favore dei familiari della vittima, parti lese nel procedimento penale, rappresentati dall’avv. Massimiliano De Rosa.
Cassazione conferma 16 anni di carcere per Galdoporpora
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