Pavimentazione interrotta in vari punti per lavori in corso e in altrisconnessa, panchine in legno spesso semidivelte, panchine in cemento su cui è impossibile sostare perché la vegetazione antistante è diventata “invadente”, fontane a secco o che perdono acqua, ringhiere arruginite.
La fotografia impietosa è quella del Lungomare Trieste, il salotto buono della città, la “passeggiata in riva al golfo” che, negli ultimi anni, ha perso molto del suo fascino e decoro.
Il Comune di Salerno prova a recuperarli, e lo fa recuperando 240mila euro per un minimo di manutenzione. La giunta Napoli, infatti, ha approvato il progetto esecutivo degli “Interventi di riqualificazione dei percorsi turistici e luoghi di interesse” che riguarda proprio lungomare nel tratto che va da Santa Teresa alla Concordia: si tratta di uno dei “nuovi interventi” inseriti fra i Pics, i fondi per i Programmi Integrati Città Sostenibile i cui interventi per Salerno sono stati rivisti e rimodulati per non perdere i finanziamenti in scadenza a fine anno. Fra le nuove proposte approvate dalla Regione Campania, dunque, c’è anche il lungomare.
Nella delibera di giunta si legge che “gli interventi previsti, come dettagliato negli elaborati progettuali agli atti del settore Mobilità Urbana Trasporti e Manutenzioni – comprendono essenzialmente lavori di ripristino della pavimentazione ammalorata dell’area pedonale, la sostituzione degli schienali delle panchine, la messa in sicurezza del parapetto e della ringhiera del lungomare, nonchè, la piantumazione di essenze arboree”.
Quelli elencati sarebbero interventi di manutenzione ordinaria che, però, hanno assunto il carattere emergenziale e parziale: sarebbe necessario un intervento davvero profondo e accurato per recuperare agli antichi fasti uno dei luoghi simbolo della città.