Oggi 21 marzo, primo giorno di Primavera, è la giornata che Libera, l’associazione contro le mafie, presieduta da don Luigi Ciotti, dedica alla memoria di tutti coloro che hanno dato la vita per contrastare le mafie. Quest’anno sede e scenario della XIV edizione della manifestazione è Napoli, scelta simbolica per testimoniare la presenza dell’antimafia nelle terre della camorra. Novecento i nomi delle vittime letti nel corso del corteo che si è mosso sul lungomare partenopeo, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per difendere la giustizia…Ma da questo terribile elenco mancano tantissime altre vittime, impossibili da conoscere e da contare. Perché i traffici delle mafie fanno anche altre vittime: quelle dei morti sul lavoro, della tratta degli esseri umani, i tanti morti provocati dal traffico degli stupefacenti, le vittime del caporalato, dello sfruttamento della prostituzione, del traffico delle armi e quelle avvelenate e uccise dalla camorra dei rifiuti. E se “coltivare e trasmettere la memoria storica è essenziale per estirpare le radici delle organizzazioni malavitose” come ha scritto il presidente della Repubblica in un messaggio inviato ieri a don Ciotti, il senso di questa edizione 2009 della manifestazione è racchiuso nello slogan scelto per promuovere l’appuntamento partenopeo: “L’etica libera la bellezza”…
A Napoli la giornata di lotta contro le mafie
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