La cerimonia a Palazzo di Giustizia

A Salerno l’inaugurazione dell’anno giudiziario

Sordi "evitare il ritiro sociale dalla giustizia"
Simona Cataldo

“L’augurio è che i luoghi dove si celebra la giustizia continuino ad essere popolati da persone in carne ed ossa e non solamente da documenti cartacei o, addirittura, smaterializzati”. Il presidente della Corte d’Appello di Salerno, Paolo Sordi, chiude con questo auspicio la relazione sull’amministrazione della giustizia con la quale questa mattina è stato inaugurato l’anno giudiziario a Salerno. Numeri, risultati raggiunti ed emergenze da affrontare nella lunga relazione di Sordi, tra queste, innanziutto la “desertificazione dei palazzi di giustizia, tra le conseguenze durature dell’emergenza epidemiologica da Covid-19” ha detto Sordi “Nel campo della normativa processuale, si deve segnalare che le riforme del 2022 hanno definitivamente introdotto nell’ordinamento istituti, quali la trattazione delle udienze con modalità cartolare oppure il potere-dovere del giudice civile di assumere decisioni su importanti questioni di rito in un momento precedente addirittura al primo contratto con le parti che, se utilizzati in maniera indiscriminata, rischiano davvero di provocare quello che potrebbe essere definito come il ritiro sociale dalla giustizia”. A caratterizzare, anche a Salerno, la cerimonia è stata la protesta dei magistrati, che hanno lasciato l’aula non appena il rappresentante del Governo, la  dott.ssa Cristiana Rotunno, ha preso la parola.

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