Draghi lancia un'idea (quella della Azzolina): anno scolastico prolungato

A scuola fino al 30 giugno? Perchè?

Se la scuola si trasforma da palestra di vita a "corso di sopravvivenza"
Ivano Montano

La scuola corre il rischio di trasformarsi da palestra di vita a palestra di addestramento militare, con annessi corsi di sopravvivenza nelle situazioni più estreme, per i ragazzi, ma anche per i docenti. In classe fino al 30 giugno? Bella idea, peccato che venne in mente già alla Azzolina, precisamente nel dicembre scorso. Un'idea subissata dai fischi e pernacchi di quelli che, oggi, approvano tutto quel che dice il prossimo Premier, nella speranza che non se ne esca pure lui con l'altra, brillantissima idea dei banchi a rotelle. A scuola fino al 30 giugno? Bella idea, peccato che i nostri ragazzi, coi rispettivi prof, finiranno arrosto o bolliti, con le mascherine e i finestroni aperti ad agevolare il flusso di torride temperature, dopo aver rischiato di congelarsi d'inverno. A proposito, tanto per ricordarlo, sta per irrompere Burian, con le sue temperature prossime allo zero. A scuola fino al 30 giugno? Per insegnare cosa? Che la vita spesso è dura e bisogna abituarsi a soffrire e stringere i denti?

I nostri ragazzi sono già abbastanza stressati da un anno di pandemia, dal continuo stop and go della scuola, dalle mille incertezze riguardo ad un futuro appeso ai vaccini, perché tanto accanimento? L'idea balzana venne alla Azzolina, ministra di un Governo che non c'è più, rappresentante di una classe politica che, certo, non era composta da "draghi". Se davvero Draghi, il Premier in pectore, ha intenzione di fare copia e incolla di certe proposte indecenti e ribadire errori già commessi dal "Transatlantico" naufragato, c'è da preoccuparsi. Che Dio ci aiuti!

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