Abolizione numero chiuso a Medicina: De Luca va avanti

Antonio Esposito

Qualcuno ha pagato migliaia di euro per iscriversi a un corso di preparazione che permetteva di conoscere in anticipo le domande del test. Ad altri è invece bastato trovare il gruppo giusto su Telegram e versare appena 20 euro per superare l’esame di ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria. O quantomeno per avere una soffiata sulle domande a cui gli aspiranti medici sarebbero stati sottoposti. In questi giorni vengono pubblicate le graduatorie relative ai test per l’accesso alla facoltà di Medicina in base ai risultati delle prove svolte negli scorsi aprile e luglio. Come riporta La Repubblica, però, ci sarebbero delle gravi irregolarità che potrebbero mandare in fumo tutto.
A differenza degli scorsi anni, quando il test avveniva in un unico giorno, quest’anno gli esami si sono svolti in più giorni e in due diverse sessioni: una ad aprile e una a luglio. Il problema, secondo gli avvocati, è che le domande di aprile sono state ripetute a luglio. Contro il numero chiuso a Medicina si era da tempo scagliato De Luca. Oggi, in Conferenza delle Regioni, è arrivata la bozza di disegno di legge della Giunta Regionale della Campania per l’abolizione del numero chiuso.
Siamo a livello di camorra sul numero chiuso a Medicina, aveva detto appena venerdì scorso De Luca. Girano centinaia di milioni in operazione di puro affarismo, mi sono arrivate decine di lettere di sostegno da parte di ragazzi o ragazze o padri famiglie”.
Ogni anno ci sono 80.000 partecipanti per 15.000 posti in Italia, devono fare corsi da un luglio all’altro. Parliamo di corsi che costano decine di migliaia di euro e che vedono migliaia di ragazzi andare in cura psichiatrica per non aver superato i quiz, falsi, per entrare in medicina”, ha aggiunto De Luca.

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