Gambardella (AIATP e Travelmar): "A rischio i risultati raggiunti negli ultimi anni per la mobilità e i trasporti"

Accosti costiera: le compagnie attaccano, i Comuni tremano

Dal 1 giugno meno imbarcazioni e tariffe più alte: se ciò avvenisse ripercussioni inimmaginabili
Francesca Salemme

Continua la querelle riguardo ai servizi marittimi alla luce delle restrizioni introdotte dal Regolamento accosti adottato dalla Capitaneria di Porto di Salerno. Le compagnie di navigazione sostengono che queste mettono a serio rischio i risultati raggiunti nel corso degli ultimi anni per la mobilità ed i trasporti in Costiera amalfitana: “L’assurdo è – scrive Salvatore Gambardella presidente dell’Associazione Italiana Armatori Trasporto Passeggeri – che da un lato si avvia ad una limitazione del trasporto su gomma e dall’altro si rischia di subire una razionalizzazione delle vie del mare”.

Pertanto, alla luce dell’attuale impossibilità di utilizzare le imbarcazioni in dotazione per i collegamenti nel Porto di Maiori, non solo si vedono costrette a riorganizzare il servizio con una inevitabile flessione della mobilità marittima sui diversi scali portuali, ma anche ad aumentare le tariffe giornaliere ed eliminare le agevolazioni praticate in favore dei residenti in Costiera amalfitana.

Nella questione interviene la Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, che chiede di congelare qualsiasi ipotesi di rimodulazione dei costi dei biglietti sulle tratte delle vie del mare. Se ciò avvenisse, sostengono i primi cittadini dei 13 comuni, comporterebbe il caos nell’intero sistema di mobilità con ripercussioni devastanti sul traffico veicolare e il trasporto pubblico su gomma lungo la SS.163. Evitare che ciò accada è una priorità imprescindibile: il danno d’immagine conseguente incalcolabile. Per questo motivo una risoluzione contraria alle decisioni annunciate va interpretata come un atto di amore verso il territorio: «Come Conferenza dei Sindaci, lavoreremo per trovare un’intesa che contemperi tutte le esigenze: da un lato quelle di garantire la sicurezza, che è argomento a cui teniamo, sia in mare che lungo le strutture portuali, dall’altro le esigenze delle compagnie di navigazione».

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