Ama definirsi uno sportivo più che un direttore Guglielmo Acri. Si presenta così il nuovo diesse della Salernitana pronto ad andare di corsa per programmare la prossima stagione. Sa bene che tempo a disposizione ce n’è poco: bisogna definire le comproprietà (le buste si avvicinano) ed allestire il nuovo organico in vista del ritiro che partirà a luglio. Da vero sportivo, Acri non si tira indietro ed affronta tutte le questioni, anche quelle più spinose. Il nuovo corso intrapreso dalla Salernitana passa per una razionalizzazione delle uscite: non ci sarà più spazio per ingaggi elevati, quindi Di Napoli, ad esempio, per restare dovrebbe ridursi notevolmente lo stipendio. «Dal punto di vista tecnico Di Napoli non si discute – dice Acri – ma resta il problema economico. Le due parti devono incontrarsi per trovare un accordo». Sempre per quanto riguarda l’attacco, Acri chiarisce la posizione di Merino. «Merino resta con noi e parte per il ritiro – sostiene Acri». Reduce dalla buona stagione disputata a Piacenza, Ferraro potrebbe anche restare. «Credo che possa essere un giocatore utile – prosegue Acri. Ne parleremo presto con il tecnico». Resta delicata, invece, la posizione di Scarpa per il mancato accordo con la Paganese. «Ci siamo incontrati diverse volte con la Paganese – conclude Acri – ma al momento non abbiamo trovato ancora un accordo». Un messaggio chiaro e preciso Acri l’ha già lanciato: il vento è cambiato, per la Salernitana e per il calcio italiano è tempo di fare i conti con entrate sempre più basse che escludono progetti dispendiosi.
Acri: sono uno sportivo di corsa
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