Maurizio Provenza, impegnatissimo nell’Associazione Luca Coscioni e radicale da sempre, non è più. E’ morto ad Amsterdam lunedì, in albergo, per un infarto. Era nella capitale olandese per partecipare ad un convegno di oftalmologia, perché la sua professione era quella di medico, oculista (di particolare significato rimane il contributo scientifico dato al coordinamento antiproibizionista circa gli effetti terapeutici della canapa indiana nella cura del glaucoma). Aveva 53 anni. Membro della Direzione dell’Associazione Luca Coscioni, di cui era stato uno dei fondatori, e per la quale aveva occupato la carica di Vicetesoriere, iscritto a Radicali italiani dalla costituzione, Provenza era stato più volte membro del Comitato Nazionale del partito di Pannella. In realtà la sua militanza politica era nata nelle file del partito repubblicano, in particolare nella federazione giovanile repubblicana di cui negli anni Settanta era uno degli animatori. Più tardi, erano gli anni delle giunta laica e di sinistra al Comune era diventato il segretario cittadino del partito dell’edera. Con la fine della Prima repubblica si era battuto per le battaglie referendarie e radicali. Proprio per i radicali fu candidato alla presidenza della Provincia 15 anni fa, nel 1994, mentre nel 2001 aveva concorso alle comunali. Più recentemente aveva partecipato alle competizioni elettorali regionali, politiche ed europee. La sua figura di uomo e di radicale verrà ricordata in una commemorazione laica che si svolgerà, secondo le sue volontà sabato mattina nel piazzale degli uomini illustri del cimitero di Salerno. Da lui e dalla sua morte i compagni di partito raccolgono come eredità, la stessa sollecitazione che volle lasciare Alex Langer: Continuate ciò che è giusto.
Addio a Maurizio Provenza, bandiera radicale
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