Il Consiglio di Stato boccia la tesi dei 13 cittadini che volevano bloccare il nuovo aeroporto di Salerno: riparte la gara per assegnare i lavori di allungamento della pista.
I lavori
I lavori per l'allungamento della pista del nuovo aeroporto di Salerno Costa d'Amalfi possono riprendere. Il Consiglio di Stato ha respinto ieri i ricorsi di 13 cittadini che avevano incassato la classica vittoria di Pirro al tar, salvo poi vedersi bocciare dalla quarta sezione dell'organo d'appello della giustizia amministrativa.
La decisione
Per i giudici del Consiglio di Stato non ci sono riscontri alle denunce di carenza dell'istruttoria sull'impatto ambientale contenuta nel masterplan allegato al progetto per il nuovo scalo, né sono state violate le leggi in materia allora vigenti e poi in parte riviste da un procedimento di semplificazione legislativa.
Non ci sono prove, insomma, che i ministeri dei Trasporti e dell'Economia abbiano autorizzato il piano industriale dell'aeroporto di Salerno violando le norme o trascurando gli aspetti relativi al suo impatto ambientale e dunque l'Enac, l'ente nazionale per l'aviazione civile, non ha commesso irregolarità nella procedura che ha dato il via libera all'investimento di Gesac sul quello che sarà il secondo aeroporto della Campania.
la posizione di Gesac
Proprio Gesac canta vittoria, ricordando come in un momento di grande crisi globale fra Capodichino e Salerno-Costa d'Amalfi saranno investiti altri 250 milioni di euro solo per allungare la pista ed adeguare alcune delle infrastrutture dello scalo salernitano. Una gara, sospesa in virtù del ricorso dei 13 cittadini alla giustizia amministrativa, che ora può riprendere e sulla quale s'era già registrato l'interessamento di una ventina di imprese.