Due anni e mezzo di lavoro, racchiusi in una doppia firma, in trenta secondi appena. Ieri pomeriggio, Gesac e Aeroporto Costa d’Amalfi spa hanno siglato l’intesa per la fusione che diverrà operativa dal prossimo primo novembre. Tecnicamente scompare la società di gestione salernitana, o meglio viene incorporata nella Gesac con una quota pari al 5%, detenuta in larghissima parte dalla Regione Campania. La Basilicata mantiene una partecipazione minore, mentre esce il Comune di Napoli contemporaneamente al rafforzamento del ruolo di Salerno. Il passaggio societario formalizza gli accordi che porteranno alla nascita della rete aeroportuale campana a gestore unico, Gesac appunto. Gli scali di Napoli Capodichino e Salerno Costa d’Amalfi viaggeranno insieme, rappresentando il secondo caso in Italia dopo quello di Firenze e Pisa. I vantaggi sono notevoli, a cominciare dalla piena sinergia tra i due aeroporti che da subito produrrà per Salerno 4500 voli di aviazione civile. In prospettiva, una volta ultimati i lavori di adeguamento previsti dal piano industriale, il nuovo aeroporto Costa d’Amalfi avrà una pista da 2,2 km capace di ospitare voli charter e di linea, un volume passeggeri per milioni di unità, traffico merci e cargo che Napoli dirotterà sulle piste Salernitane. Il consiglio d’amministrazione che verrà fuori dalla fusione per incorporazione tra Gesac e Costa d’Amalfi sarà allargato a nove membri: a Salerno spetterà un seggio e andrà indicato il professionista più adatto. Il mandato dei vertici attuali del Costa d’Amalfi scade il 31 ottobre e la missione dell’ing. Antonio Ferraro è compiuta con la firma di ieri insieme al collega Barbieri di Gesac. Tutti i dipendenti dell’aeroporto di Salerno dal 1° novembre saranno impiegati di Gesac.
Aeroporto, decolla l’intesa con Gesac
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