La corsa contro il tempo per l’aeroporto di sSlerno è tutta in salita ma il traguardo sarebbe pure a portata di mano se il Governo non facesse melina sulla concessione totale ventennale che è presupposto indispensabile per ogni investimento pubblico e privato per allungare la piste e rifare l’aerostazione, senza le quali non si fa nulla. Sul Costa d’Amalfi si gioca una delle partite economiche e di sviluppo più importanti dell’intero mezzogiorno: Gesac Napoli, pronta a fondersi con Salerno e a dare vita al sistema aeroportuale campano, è fiduciosa ma non potrà aspettare ancora molto. Devono decidere i ministeri delle Finanze e dei Trasporti. Il presidente di Confindustria Salerno, Andrea Prete, conferma di averne parlato a Nola con il vicepremier Luigi Di Maio. Tocca poi all’amministratore delegato di Gesac, Armando Brunini e al presidente di aeroporto Salerno spa Antonio Ferraro, entrare nel merito dell’accordo che ha sancito il matrimonio e la fusione per incorporazione tra le due società, spiegare il piano industriale e fare il quadro sui soldi (in totale almeno 135milioni di euro) che si rischia di mandare in fumo.
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