Dietro la porta c’è Gesac che attende di assumere il ruolo del gestore unico dell’aeroporto di Salerno, ma sul tavolo- davanti ai soci dello scalo Costa d’Amalfi- ci sono una ricapitalizzazione che sfiora i due milioni da deliberare entro la metà del mese di luglio ed un’altra precedente da completare, visto il venir meno della Regione Basilicata rispetto agli impegni presi. Circostanza, quest’ultima, che preoccupa non poco gli altri soci dell’aeroporto, poiché il mancato versamento lucano nelle casse societarie ha già determinato la necessità di ricorrere alla cessione del credito bancario per poter immettere soldi liquidi e tenere in piedi le attività aeroportuali. Un presupposto non proprio ideale in vista dell’assemblea che, entro la metà del mese prossimo, dovrà giocoforza determinare l’ennesimo aumento di capitale per dare serenità allo scalo e permettergli di lavorare alla vera svolta per il futuro, quella che vi abbiamo anticipato ieri nel nostro telegiornale. Sembra ormai cosa fatta il ragionamento per inserire l’aeroporto di Salerno nella rete regionale dei scali aerei nel solco delle previsioni normative della legge Delrio. Ciò vuol dire che si procede verso il gestore unico degli aeroporti di Napoli-Capodichino e Salerno Costa d’Amalfi e che l’unico partner industriale realmente solido e capace corrisponde al profilo di Gesac, gestore storico dello scalo partenopeo. E’ per questo che i vertici dell’aeroporto di Salerno hanno deciso di sospendere l’appello al Consiglio di Stato contro quella pronuncia del Tar Lazio che bocciava il ricorso per la nomina di un commissario ad acta per la firma del decreto di gestione ventennale negato dai ministeri dell’Economia e dei Trasporti. E siccome non è un mistero che in questa vicenda giudiziaria Gesac figuri come terzo interessato ed è altrettanto noto che la stessa Gesac abbia diffidato i ministeri dal procedere con la firma su quel decreto ritenendosi titolata a gestire l’aeroporto di Salerno, allora si comprende perché la governance del Costa d’Amalfi abbia deciso di interloquire proprio con Gesac per un accordo definitivo, che superi due decenni di incomprensioni e metta in archivio il fallimento dei bandi di privatizzazione. Se tutto fila per il verso giusto, entro l’anno l’intesa sulla rete regionale degli aeroporti si farà e dal 2018 Gesac potrebbe diventarne il gestore unico: per lo scalo di Salerno si profila un ruolo di supporto per il cargo ed il traffico merci ed un primo piano per i voli charter a carattere turistico. https://www.youtube.com/watch?v=SitVMV39zpY
Aeroporto di Salerno: dietro le quinte della trattativa con Gesac
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