L’aeroporto di Salerno vola verso la fusione con Gesac e si prepara ai lavori di adeguamento. Il ministro delle Infrastrutture Toninelli ha firmato il decreto per la concessione definitiva e la gestione totale.
Toninelli firma ed inizia a materializzarsi la concessione definitiva e totale all’aeroporto di Salerno. Ieri sera, in una nota che rivendica la speditezza della procedura seguita dal dicastero delle Infrastrutture, il ministro conferma di aver siglato il decreto che recepisce l’atto aggiuntivo siglato tra Enac ed Aeroporto Costa d’Amalfi, spianando la strada ai lavori di adeguamento dello scalo.
Il decreto è interministeriale, perché oltre alle Infrastrutture è coinvolto il dicastero dell’Economia; dal quale pure era arrivato un sostanziale via libera all’operazione. Non ci sono più ostacoli, adesso, alla fusione per incorporazione tra Aeroporto di Salerno e Gesac. Il gestore di Napoli Capodichino deterrà l’80% delle quote; e sarà al vertice della rete aeroportuale campana, così come stabilito dalla legge.
Da Napoli saranno dirottati su Salerno molti voli commerciali e passeggeri di breve-medio raggio. Nell’arco di un quinquennio si pensa di raggiungere quota 700mila passeggeri, per arrivare ai diciotto milioni nei primi vent’anni. Decongestionando Capodichino, si evitano interventi dell’Enac a limitare la capacità commerciale di quell’aeroporto; e si implementa l’offerta di voli includendo anche il bacino dell’alta Calabria e della Basilicata.
Senza contare le possibilità di sviluppo per il salernitano: basti pensare che Gesac parla di 700 posti di lavoro tra diretto ed indotto ogni milione di passeggeri. Una grande opportunità, non c’è dubbio, che ora deve materializzarsi con il bando integrato per l’affidamento di progettazione e lavori per la pista e l’aerostazione.
Entro il 2019 sarà tutto pronto, per salvare i 40 milioni dello sblocca Italia e tutelare i 500 milioni di investimenti totali, pubblici e privati, che daranno corpo al nuovo aeroporto di Salerno, ai collegamenti autostradali e ferroviari, alle infrastrutture di supporto e alle opere di mitigazione ambientale.
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