Tutto sembra incasellarsi alla perfezione nel complesso puzzle che comporrà il futuro dell’aeroporto Costa d’Amalfi. Metabolizzate le dimissioni dell’ing. Antonio Ilardi (che aveva sempre lavorato per affidare la gestione ai privati tramite bando) e digerita la bocciatura del Tar sul ricorso contro i ministeri dell’Economia e dei Trasporti, il consiglio d’amministrazione dello scalo ha gettato le basi per la svolta che si attende da quasi due decenni. Nell’aria c’è un’intesa importante con un partner industriale capace di far decollare il Costa d’Amalfi, nel solco della legge Delrio che prevede la nascita delle reti regionali per la gestione degli aeroporti. Se le intenzioni fossero davvero queste, l’identikit del futuro partner industriale dell’aeroporto di Salerno potrebbe corrispondere a quello di Gesac, la società che gestisce l’aeroporto di Napoli. Gesac figurava come terzo interessato nella vicenda giudiziaria finita davanti al Tar: i legali dell’aeroporto di Salerno avevano chiesto la nomina di un commissario in luogo dei ministeri inadempienti rispetto alla firma del decreto per la gestione ventennale del Costa d’Amalfi. La decisione assunta ieri dal consiglio d’amministrazione di soprassedere- al momento- sull’appello al Consiglio di Stato dopo la pronuncia contraria del Tar, potrebbe essere letta in questo modo: se c’è un’interlocuzione con un partner industriale che magari è terzo interessato nella vicenda giudiziaria, allora si mette fra parentesi l’appello ai supremi giudici amministrativi in attesa di un accordo che potrebbe mutare lo scenario. Insomma, se i vertici dell’aeroporto di Salerno sceglieranno di dialogare con Gesac, secondo quanto prevede la legge sulle reti regionali, la svolta starebbe in una partnership Napoli-Salerno con il Costa d’Amalfi destinato al traffico merci e passeggeri charter di stampo turistico, con un bacino allargato alla Basilicata e all’Alta Calabria. Prima del piano industriale potrebbe arrivare un accordo entro il prossimo mese quale base per una ricapitalizzazione che i soci potrebbero deliberare per circa due milioni, le risorse necessarie per arrivare a fine anno. Dal 2018, poi, l’aeroporto di Salerno entrerebbe nella rete regionale degli scali aerei in sinergia con Capodichino e sotto la regia di un gestore unico. https://www.youtube.com/watch?v=yMtTPvh1Yzw
Aeroporto di Salerno verso rete regionale sotto un gestore unico
91