Aeroporto: dopo firma del Mef, possibile fusione Gesac-Costa d’Amalfi

Redazione

Un anno e mezzo per un paio di firme ma alla fine è fatta: la Campania avrà un secondo aeroporto, o meglio, potrà costituire quella rete regionale degli scali aeroportuali che la legge le impone. Dopo Napoli Capodichino, il ruolo di secondo sarà quello del Salerno Costa d’Amalfi, da ieri titolare di una concessione definitiva per la gestione totale. Il ministro dell’Economia Tria ha firmato per il via libera, dopo la sigla del collega alle Infrastrutture, Toninelli, avvenuta il 17 maggio scorso. Il Governo ci ha messo più di un anno per valutare l’intera istruttoria, pronta dal mese di gennaio del 2018. Ora manca l’ultimo passaggio, del tutto formale: ovvero il controllo della Corte dei Conti. Dopodiché, incassato anche l’ok al progetto definitivo già validato due volte dall’Enac, potrà essere pubblicato il bando integrato per i lavori di adeguamento della pista e dell’aerostazione. Tutta la procedura- secondo quanto detto più volte dall’amministratore del Costa d’Amalfi, l’ing. Antonio Ferraro- si concluderà entro quest’anno, con l’affidamento contestuale di progettazione ed esecuzione delle opere. Fondamentale è l’allungamento della pista a 2.2 km, ma i 40 milioni dello sblocca Italia ed un altro centinaio di milioni tra soldi pubblici e privati serviranno anche a rifare l’aerostazione e ad adeguare viabilità ed infrastrutture circostanti. Preliminare a tutto ciò, è la fusione per incorporazione tra Napoli e Salerno. Gesac ingloberà il Costa d’Amalfi mantenendo una larghissima maggioranza societaria. Il nuovo soggetto societario sarà il gestore unico della rete degli aeroporti campani.

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