Trentanovemila, solo ad agosto. Più del doppio dei passeggeri transitati nei 20 giorni operativi di luglio che già erano 15.417. Oggetto di tanto interesse l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi: che, riaperto l’11 luglio scorso, ha macinato record: in 50 giorni quasi il doppio dell’intero 2011 che è stato l’anno con il più alto numero di passeggeri (24.631) nello scalo prima dell’allungamento della pista.
Numeri che (tra aviazione commerciale e generale) raccontano dell’interesse e delle potenzialità mostrate da/per lo scalo salernitano, interesse che è in linea con il piano Gesac, la società che gestisce lo scalo insieme a Napoli Capodichino, che porterà l’aeroporto nei prossimi anni verso l’obiettivo dei cinque milioni di passeggeri.
In questo senso vanno, da un lato, la programmazione della stagione invernale: ovvero, 14 destinazioni (nazionali ed internazionali, alcune per pochi mesi, altre per l’intero periodo) targate easyJet, Ryanair, Volotea e Wizz Air (che farà il suo esordio alla fine di ottobre); dall’altro il piano delle tre aerostazioni (quella in uso, quella di aviazione generale che sarà impiegata l’anno prossimo per tutti e dal 2026 quella nuova) che permetteranno di tenere in parallelo l’aumento dei passeggeri con lo spazio necessario alle operazioni e uno sviluppo degli imbarchi in area Schengen e extra (controllo passaporti e dogana).
Gli addetti ai lavori sottolineano che non è così facile né scontato che l’apertura di un nuovo aeroporto generi automaticamente flussi in ingresso. A questo successo ha contribuito senza dubbio il richiamo ad Amalfi nel nome dell’aerostazione che invita e seduce soprattutto gli stranieri.