Giovedì scorso è stato uno dei legali del Codacons, Matteo Marchetti, a ricordare ai nostri microfoni la vicenda dei tremilaseicento passeggeri rimasti a terra dopo la ritirata della Gan e dimenticati da tutti, istituzioni comprese. E’ anche per questo che i vecchi viaggiatori, vittime incolpevoli della falsa partenza dell’aeroporto, sono oggi diffidenti sul decollo del Costa d’Amalfi. «La speranza è che questa volta l’aeroporto funzioni davvero e non si riveli più uno scalo “fantasma”», si legge in una nota dell’Associazione dei Consumatori, che ricorda come i voli targati Gan ed Orionair siano stati soppressi senza giustificazioni e senza che ai passeggeri danneggiati siano stati rimborsati i biglietti. Il Codacons conferma che esiste un’inchiesta per interruzione si pubblico servizio e truffa, scaturita da una denuncia penale dei consumatori, mentre per il risarcimento dei danni sono già numerose le pronunce di condanna o le istanze pendenti dinanzi al Giudice di Pace. Inoltre, è stato chiesto all’Enac, ente nazionale di aviazione civile, di confermare se l’aeroporto di Costa d’Amalfi possedeva tutti requisiti previsti dalla legge.
Aeroporto: i 3600 dimenticati
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