Stop a keybox con codice di apertura automatizzata e ai documenti inviati via mail

Affitti brevi, stretta sul riconoscimento degli ospiti

L’identificazione deve avvenire di persona, misure più rigide per evitare clienti “fantasma”
Alessandro Ferro

Evitare i clienti “fantasma”, in particolare modo ricercati o pregiudicati che potrebbero nascondersi nelle strutture ricettive. E’ questo il principale obiettivo delle nuove misure previste per gli affitti brevi, compresi ad esempio i bed and breakfast. Niente più keybox con codice di apertura automatizzata o documenti inviati via mail. L’identificazione degli ospiti dovrà essere fatta di persona e i nominativi dovranno essere comunicati in Questura entro 24 ore dall’arrivo, sei nel caso di permanenze inferiori a un giorno, e inseriti sul portale “Alloggiati web”. Nella circolare del capo della polizia Vittorio Pisani si evidenzia che “alla luce dell’intensificazione del fenomeno locazioni brevi, legate ai numerosi eventi politici, culturali e religiosi in programma nel Paese, anche in vista del Giubileo a Roma a partire dal 24 dicembre, e tenuto conto dell’evoluzione della difficile situazione internazionale, emerge la necessità di attuare stringenti misure per prevenire rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica in relazione all’eventuale alloggiamento di persone pericolose, legate ad organizzazioni criminali o terroristiche”. Alcuni gestori di strutture per affitti brevi chiedono l’uso di tecnologie di riconoscimento degli ospiti con tracciamento biometrico e codici Otp.

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