Reclusione da 1 a 5 anni e una multa fino a 10mila euro a chi, all’interno di un ospedale o di altre strutture sanitarie, aggredisce il personale, o causa danni. Inoltre, con una modifica all’articolo 380 del codice penale, è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza in caso di lesioni personali agli operatori sanitari. C’è anche l’arresto in flagranza differita – dunque anche dopo che il fatto è avvenuto – sulla base di documentazione video-fotografica entro le 48 ore. La crescita esponenziale delle violenze ed aggressione all’interno di corsie e pronto soccorso (16mila nel 2023 in tutta Italia) ha fatto sì che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che aveva promesso un inasprimento delle pene e maggiore severità per arginare questo fenomeno abbia proposto al governo, che lo ha approvato, un decreto che introduce nuove misure con alcune modifiche al codice penale. “Il provvedimento – ha ricordato il ministro – inasprisce anche la pena per chi danneggia i beni all’interno o all’esterno di una struttura sanitaria. Non vogliamo più assistere a violenze nei confronti di donne e uomini del servizio sanitario, ma neanche alla distruzione dei pronto soccorso e dei reparti” come avvenuto solo pochi giorni fa al Ruggi, dove un padre ha sfondato la porta del reparto di pediatria. Il ministero della Giustizia, Carlo Nordio, invece, ha spiegato che l’arresto in flagranza differito – richiesto a gran voce dalla Federazione degli ordini dei medici – è possibile quando le ragioni di incolumità o impossibilità di effettuare l’arresto non lo consentano. I reati contro il personale sanitario non sono paragonabili alla violenza o alla minaccia verso gli altri pubblici ufficiali: “chi lavora nei pronto soccorso (In Italia ci sono 615 pronto soccorso che accolgono ogni anno 18,7 milioni di pazienti) o nelle corsie degli ospedali, si pone al servizio del cittadino nel momento più delicato dell’esistenza individuale, quello della cura della salute. Che vengano malmenati, aggrediti e offesi è assolutamente intollerabile”.
Decreto del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che introduce nuove misure con alcune modifiche al codice penale
Aggressioni a personale sanitario: rischio carcere
C'è anche l'arresto in flagranza differita - dunque anche dopo che il fatto è avvenuto - sulla base di documentazione video-fotografica entro le 48 ore
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