La sicurezza nei presidi ospedalieri

Aggressioni in corsia, casi aumentati del 25%

Tra il 2022 ed il 2023 sono stati ogli 600 gli episodi di violenza fisica e verbale registrati nelle strutture sanitarie della Campania
Simona Cataldo

Due aggressioni al giorno e gli operatori sanitari che più subiscono violezne sono quelli che operano negli ospedali di Napoli, Caserta e Salerno, i più colpiti. Tra il 2022 ed il 2023 sono stati ogli 600 gli episodi di violenza fisica e verbale registrati nelle strutture sanitarie della Campania. Casi aumentati del  25% e destinati a crescere se si considera che nel 2024, sono oltre 150 gli episodi già  registrati.  I dati sono stati diffusi dall’Osservatorio salute lavoro del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Federico II di Napoli, in collaborazione con l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, Inail, la Direzione della Prevenzione della Regione Campania e gli enti di pertinenza. Il fenomeno delle aggressioni ai camici bianchi compromette non solo il benessere degli operatori, ma anche la qualità dell’assistenza. Occorre, insomma, fermare questa escalation di violenza: ripetono, da tempo, gli operatori dei presidi ospedalieri campani.  Bene l’inasprimento delle pene per chi aggredisce operatori sanitari previsto nell’utimo decreto del Governo, le aziende sanitarie della Campania chiedono anche l’adozione misure di mitigazione del rischio.

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