Si pensa ci sia un movente legato alla vita privata alla base dell’aggressione subita, tre notti fa, da un dottore 61enne nel presidio di Guardia Medica di Via Campania, a Montecorvino Rovella. La dinamica – così come ricostruita dai Carabinieri sulla base delle testimonianze raccolte finora- racconta di un pestaggio brutale, premeditato, se è vero che l’aggressore ha citofonato per farsi aprire il portone ma avrebbe fatto in modo di evitare di essere riconosciuto subito. L’uomo, quindi, andava a colpo sicuro e non ha agito in preda ad un raptus: sapeva che quella sera di turno c’era il medico che gli ha aperto, mentre in un’altra stanza c’era una collega più giovane, salernitana e alla prima esperienza di guardia medica. Se fosse stata lei il vero l’obiettivo, l’aggressore forse si sarebbe comportato diversamente. Invece, non appena il medico più anziano gli ha aperto lo ha assalito, inveendo contro di lui, agendo intenzionalmente, tanto da colpirlo alla testa con una pistola scacciacani poi abbandonata durante la fuga e su cui sono in corso accertamenti. La vittima del pestaggio è stata soccorsa dal 118 e portata in Ospedale, dove non sono state riscontrate lesioni gravi a parte quella occipitale e per la quale sono stati necessari dodici punti di sutura. Su cosa possa aver spinto a tanta rabbia e tanta furia sono in corso indagini da parte dei Carabinieri della stazione di Montecorvino Rovella e della compagnia Carabinieri di Battipaglia, guidata dal maggiore Erich Fasolino. La pista privata si fa strada fra i sospetti degli investigatori, che avrebbero ascoltato i due medici di guardia la notte di sabato, per cogliere particolari utili all’identificazione dell’aggressore. https://www.youtube.com/watch?v=L2wF1QSjJyA
Aggressioni in Guardia medica M.Rovella: Carabinieri seguono pista “privata”
78