Non è la prima volta e purtroppo non sarà neanche l’ultima. Le aggressioni subite da medici ed infermieri dei pronto soccorso degli ospedali salernitani ripropongono il problema della sicurezza dei nosocomi, soprattutto delle aree dedicate alla gestione delle emergenze, dove risulta difficile per il personale sanitario garantire le prestazioni e contemporaneamente controllare che sia mantenuto l’ordine. E’ per questo che è necessario mantenere presidi di polizia presso gli ospedali. A chiedere un potenziamento della vigilanza da parte delle forze dell’ordine sono, tra gli altri, i medici del Fucito di Mercato San Severino, dove l’ultimo episodio di violenza finito sulle pagine di cronaca risale al 29 settembre, quando un ucraino ubriaco malmenò due medici del pronto soccorso ed alcuni carabinieri giunti per sedare gli animi. Il più delle volte neanche l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per interruzione di un servizio di pubblica necessità riesce a fungere da deterrente. Lo sanno bene anche i poliziotti di servizio al drappello ospedaliero del Ruggi d’Aragona di Salerno, che da qualche giorno è chiuso di notte, orario critico sotto il profilo della sicurezza. Grazie alle pressioni del sindacato di categoria Consap, il Questore di Salerno ha garantito il ripristino del drappello 24 ore su 24 a partire dal prossimo 10 gennaio, quando saranno in servizio in città nuovi sottufficiali per sopperire alle endemiche carenze di personale.
Aggressioni in ospedale più frequenti
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