Contributi per oltre 500mila euro

Agriturismi fantasma, soldi pubblici per case private

La Guardia di Finanza di Salerno ha scoperto una frode ai danni dell’Unione Europea. Nei guai tre imprenditori che avevano intascato soldi per realizzare agriturismi dei quali, invece, non vi era traccia.
Simona Cataldo

I soldi chiesti ed incassati erano serviti a ristrutturare i vecchi ruderi di proprietà per scopi privati, (sostanzialmente, sistemare la casa di villeggiatura) mentre degli agriturismi presentanti nei progetti non c'era nessuna traccia. Tre imprenditori agricoli sono stati smascherati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno e segnalati alla Procura per indebita percezione degli aiuti comunitari e truffa perpetrata ai danni del bilancio dell'Unione Europea. I tre imprenditori avevano ricevuto complessivamente sostegni economici per oltre 500.000 euro per la realizzazione di agriturismi nei comuni di Sicignano degli Alburni e Corleto Monforte.

I contributi, stanziati a fondo perduto dall'U.E. per il rilancio dell'agricoltura nell'entroterra, erano appunto destinati alla ristrutturazione di fabbricati rurali, per agevolare l'avvio e l'esercizio di attività agrituristiche, in grado di attirare una maggiore clientela e di portare ad un incremento del fatturato aziendale. Dalla documentazione acquisita e dal confronto con i progetti presentati è subito saltato all'occhio degli investigatori, però, il disallineamento tra quanto attestato dai richiedenti per aggiudicarsi i sussidi e il reale stato di avanzamento dei lavori.

Gli imprenditori agricoli, peraltro sprovvisti dei requisiti di "coltivatori diretti", necessari per l'accesso alle agevolazioni, ora dovranno restituire le somme illecitamente intascate, con in più una pesante sanzione amministrativa. Il tutto, per un ammontare complessivo che raggiunge il milione di euro.

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