Combattono a mani nude contro la crisi economica causata dalla pandemia, da quasi un anno si inventano di tutto – sempre nel pieno rispetto dei protocolli – pur di sopravvivere, tenere a galla le attività in attesa che torni il sereno e la tanto agognata normalità. Sono gli imprenditori nostrani che hanno messo anima e cuore nelle loro aziende agricole, nei propri agriturismi e che stanno affrontando tempi durissimi. A complicare la situazione, il fatto che quasi il 60% degli agriturismi campani non potrà usufruire dei ristori previsti causa pandemia, con numerose aziende che hanno già inoltrato ricorso alla Regione Campania. Tutto pare sia stato causato dal mancato aggiornamento dell'albo delle attività presenti sul territorio campano.
Il Direttore di Coldiretti Salerno, Vincenzo Tropiano, chiede l'immediata revisione dell'albo regionale per consentire a tutti di poter usufruire di quei fondi che, pur non rappresentando certo la manna dal cielo di biblica memoria, costituiscono pur sempre un prezioso sostegno dopo tanti mesi di stenti e chiusure forzate. Al momento, risultano tagliate fuori strutture di accoglienza anche importanti, che peraltro danno lavoro a decine di persone. Coldiretti, dunque, nel chiedere alla Regione la revisione dell'Albo, chiede ai comuni gli elenchi delle licenze concesse e l'inserimento delle aziende escluse dalla graduatoria. C'è da programmare l'auspicata ripartenza, ma programmare risulta alquanto difficile se si è costretti a partire dal fondo, da situazioni economiche decisamente in zona rossa.