Eseguito stamani il decreto emesso dal Tribunale di Salerno - Sezione Riesame e Misure di Prevenzione

Agro, DIA confisca beni oltre 2 milioni di euro

Il patrimonio confiscato è riconducibile a Carlo Montella, detenuto nel carcere di Parma
Francesca De Simone

Confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Salerno beni immobili per oltre due milioni di euro riconducibili a Carlo Montella, attualmente richiuso nel carcere di Parma. E’ stato eseguito oggi il decreto emesso dalla Sezione Riesame e Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno. La proposta era stata avanzata in maniera congiunta dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore e dal Direttore della D.I.A. Allo stato attuale Montella sta espiando numerose condanne definitive per omicidio pluriaggravato continuato, associazione di tipo camorristico, usura, estorsione ed altro. Il provvedimento di oggi rappresenta l’epilogo di un’articolata ed approfondita attività investigativa, a seguito della quale il Tribunale di Salerno ha disposto la confisca di beni immobili e disponibilità economiche, ritenuti provento di attività illecite, riconducibili a Montella. L’uomo è considerato appartenente, in un ruolo apicale, al clan camorristico Tempesta, federato della nota organizzazione criminale Nuova Famiglia, imperante nell’Agro Nocerino-Sarnese. Le indagini patrimoniali hanno evidenziato un’evidente sproporzione tra il patrimonio e le sue capacità reddituali, comprese quelle dei familiari. Montella, inoltre, come evidenziato dalla Procura della Repubblica di Nocera, per anni ha simulato l’esistenza di una patologia psichiatrica, con tanto di perizie a supporto, per ottenere, per anni, il rinvio dei numerosi processi per gravissimi reati pendenti a suo carico. A seguito delle indagini, anche di natura tecnica (intercettazioni telefoniche ed ambientali e videoriprese), la Procura di Nocera ha smentito la patologia invalidante da lui lamentata, rendendo così possibile la ripresa dei dibattimenti rimasti a lungo sospesi. Si è arrivati, così, alle numerose sentenze di condanna per reati gravissimi ed è stato così possibile ricostruire il patrimonio di cui disponeva e la sua provenienza illecita. E’ sulla base di tali presupposti che il Tribunale di Salerno ha emesso il decreto di confisca di oggi, che ha colpito svariati beni immobili, tra cui un complesso immobiliare ad Angri, il Parco Concetta, costituito da alcuni appartamenti, garage ed aree non edificate ed un’altra proprietà immobiliare, Villa Concetta, nel Comune di Sant’Egidio del Monte Albino.

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