Ancona – Salernitana, un anno dopo. Torna la sfida con quella che nello scorso campionato era stata una delle principali antagoniste dei granata nella corsa verso la B. Nel girone di ritorno dello scorso campionato, un anno fa circa, quella al “Del Conero” era considerata la “partita”. Il viaggio nelle Marche rappresentava una tappa fondamentale per raggiungere la meta tanto desiderata, senza passare per i play-off. Oggi come allora la sfida di Ancona assume un significato particolare per i granata, uno scontro diretto di importanza strategica nel percorso verso la salvezza. Al Del Conero, un anno fa, emozioni e sensazioni diverse caratterizzavano quello scontro al vertice: da una parte la Salernitana capolista alle prese con l’ansia di dover tenere a distanza di sicurezza i marchigiani, dall’altra l’Ancona costretta a vincere per agganciare la vetta. Insomma, una storia simile alla partita dell’andata, ma a ruoli invertiti, perché all’Arechi erano i granata ad inseguire. Quella tra Ancona e Salernitana, l’anno scorso, era una finale anticipata, in cui la squadra del presidente Lombardi riuscì a cacciare le unghie. I granata non attraversavano un periodo facile, ma al Del Conero partirono con la marcia giusta: Ciarcià e Di Napoli firmarono subito un micidiale 2-0. Nella ripresa, l’Ancona riuscì a recuperare con Mastronunzio su rigore e Nassi. Il 2-2 finale premiò la Salernitana che poteva anche accontentarsi del pareggio, a differenza dell’Ancona. Domani come allora quella al “Del Conero” per i granata rappresenta “la partita”, in cui in palio c’è sempre la B.
Al “Del Conero” come un anno fa
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