Alberi malati, difficili da monitorare costantemente, eppure censiti e sotto osservazione. I danni provocati dal forte vento martedì scorso a Salerno città suonano come un preoccupante campanello d’allarme. Il caso è approdato in commissione trasparenza, al Palazzo di Città. Ma tutto serve, adesso, tranne che le alberature diventino l’ennesimo (e sterile) tormentone politico. Qui non si tratta, per l’opposizione o per i malpancisti della maggioranza, di ricavarsi una vetrina per ottenere visibilità su un pericolo scampato. Perché di questo si è trattato, di un pericolo scampato. E la questione è fin troppo seria per poter passare sottotraccia.
Sindaco e giunta farebbero bene a non sottovalutarla, ma se le spiegazioni fornite nell’audizione si limitano all’eccezionalità del vento forte e del maltempo- come ricordato dall’assessore all’Ambiente- allora non ci siamo, Piuttosto bisognerebbe ammettere che si fa fatica a monitorarle tutte, le oltre ventimila specie arboree e piante censite a Salerno. E che identificarle con tanto di targhetta serva a poco se poi non c’è un monitoraggio costante di quelle piante.
150 alberi sono stati già abbattuti, poiché classificati in fascia D, ovvero a rischio collasso. E guarda caso, molti di questi abbattimenti sono stati effettuati proprio a Torrione, dove martedì almeno quattro piante sono cadute su altrettante vetture, risparmiando passanti e bambini della vicina scuola Matteo Mari solo per un caso fortuito. Così come molto fortunati sono stati gli automobilisti che ogni giorno percorrono il sottopasso tra Via Moscati e Via Paradiso di Pastena, a Torrione Alto, dove a venire giù è stato un grosso pino.
La sensazione è che il Verde Pubblico del Comune e la società esterna incaricata dei controlli da soli non ce la facciano a potare, controllare, curare tutto. Ma questo non può essere un alibi.
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