Aliberti, presentato ricorso in Cassazione

Redazione

Il suo difensore, Silverio Sica riguardo la decisione del Riesame che ha richiesto il carcere per l’ex primo cittadino scafatese per le manifestazioni continue diffuse attraverso Facebook: “Non crediamo sia possibile censurare la libertà di opinione”

Sull’arresto di Pasquale Aliberti, l’ex sindaco di Scafati, dovrà decidere la Cassazione. Dopo la fase in cui l’ex primo cittadino aveva avuto dei dubbi sulla presentazione del ricorso ed aveva detto pubblicamente che non lo avrebbe presentato perché preferiva andare in carcere “accompagnato dai suoi figli” per poi difendersi nel processo, è stato notificato in queste ore l’atto presso la Procura di Salerno. Aliberti, lo ricordiamo, è accusato di voto di scambio politico mafioso nell’ambito dell’operazione Sarastra, e rischia il carcere in via preventiva insieme ai boss del clan Loreto-Ridosso, Luigi e Gennaro Ridosso. Intanto il suo avvocato difensore, Silverio Sica stigmatizza la decisione del Riesame che ha richiesto il carcere per l’ex primo cittadino scafatese per le manifestazioni continue diffuse attraverso Facebook: “Non crediamo sia possibile censurare la libertà di opinione” spiega Sica, che attribuisce all’ambito delle libertà ex articolo 21 della Costituzione i post del suo assistito. “Ci sembra inverosimile il motivo di pericolosità per chi scrive sui social esprimendo libere opinioni – ha argomentato il legale salernitano – la libertà di esprimere un giudizio è garantita anche all’indagato, anche al detenuto. Si tratta di un diritto costituzionalmente protetto. Questo tipo di motivazione non appartiene alla nostra cultura giuridica”. Aliberti – dopo le dimissioni presentate durante l’inchiesta – per la Procura antimafia avrebbe proseguito la sua attività politica e il continuo tentativo di condizionamento della scena pubblica, pubblicando frasi che attaccavano l’operato della commissione della prefettura e parole che esprimevano un vivo interesse al cuore della cosa pubblica. Il Riesame, dopo la prima pronuncia della Corte di Cassazione, che aveva chiesto attenzione sulla condotta di Aliberti, aveva recepito la nuova mole di atti e informative di polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura distrettuale, quale motivo urgente e attuale della custodia cautelare in carcere. https://www.youtube.com/watch?v=AL2mFvsZeGM

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