Consentiti solo lavori a garanzia della pubblica incolumità, a rischio il piano stilato ieri al Genio Civile

Amalfi, la Procura di Salerno dispone il sequestro dell’area del crollo

I titoli di reato sono disastro colposo e frana colposa. I Carabinieri hanno acquisito materiale in Comune
Michele Masturzo

La Procura di Salerno ha disposto il sequestro dell'area interessata dal crollo verificatosi ad Amalfi martedì 2 febbraio scorso. Disastro colposo e frana colposa: questi i titoli di reato. Il provvedimento è stato notificato dai Carabinieri della Compagnia di Amalfi al sindaco Daniele Milano quale parte lesa. Al momento non vi sono persone indagate. In fase d'indagine, giovedì scorso i Carabinieri avevano acquisito diversi faldoni presso l'ufficio tecnico comunale. Sotto la lente d'ingrandimento gli ultimi lavori risalenti al 2017 e le condotte.

Lo stesso primo cittadino è stato nominato custode giudiziario dell'area sulla quale potranno essere eseguiti soltanto lavori a garanzia della pubblica incolumità. Qualsiasi altro intervento dovrà essere accordato dalla Procura. Il timore è che questo provvedimento possa far slittare l'inizio dei complessi interventi di ricostruzione e messa in sicurezza da 4 milioni, pianificati stamani, per i quali si prevedono non meno di tre mesi di lavoro.

Nei prossimi giorni sono attesi nuovi sopralluoghi per rilievi più specifici da parte del consulente tecnico incaricato dalla Procura di Salerno, Settimio Ferlisi, professore associato del Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università di Salerno, chiamato ad accertare le cause del disastro.

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