Vennero sorpresi mentre intascavano il danaro contante dei turisti destinato alla sosta auto. Nessuno sconto per i cinque parcheggiatori in forza alla Amalfi Mobilità, società in house del Comune di Amalfi. Il Tribunale di Salerno, sezione del Lavoro, ha rigettato il loro ricorso, condannandoli inoltre alle spese processuali. Gli imputati, sospesi nell’ottobre del 2020 dall’esercizio del pubblico ufficio, erano stati licenziati il 24 febbraio 2021. I fatti risalgono al 2019. Le indagini dei carabinieri, diretti dal capitano Umberto D’Angelantonio, accertarono che i cinque, operativi nell’area parcheggio Berma Portuale, approfittando della qualità di dipendenti dell’azienda, in oltre 300 occasioni, avevano intascato illecitamente le somme consegnate dai turisti per la sosta dell’auto, invece di inserirle nell’apposita cassa automatica. Il danno economico alle casse comunali calcolato nei soli tre mesi di indagini ammontava a circa 10mila euro. Il giudice del Tribunale del Lavoro ha quindi confermato il licenziamento dei parcheggiatori, ribadendo i contenuti dell’ordinanza conclusiva della fase sommaria del giudizio del 7 giugno 2022.
Amalfi, parcheggiatori infedeli: Tribunale non li reintegra
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