Tra i cinque Comuni che il 9 giugno andranno al ballottaggio i più interessanti sono Scafati e Pagani. Ieri scrutinio al rilento e fiato sospeso ovunque. La tornata elettorale delle comunali nel Salernitano ci consegna ben cinque ballottaggi su sei: il colpo al primo turno riesce solo a Giovanni Maria Cuofano, che si riconferma con ampio consenso sindaco di Nocera Superiore, capitalizzando le divisioni degli avversari presentatisi in parecchi (forse troppi) ai nastri di partenza. Il 9 giugno si tornerà a votare a Sarno, Baronissi, Capaccio Paestum, Scafati e Pagani. Senza dubbio le sfide più attese sono quelle dell’agro. A Pagani, ieri sera, si è consumato un autentico psicodramma, che in queste ore ha uno strascico nelle aule di tribunale. Alberico Gambino era a pochi voti dalla poltrona di sindaco: quando mancava una sola sezione sembrava potesse tornare ad indossare la fascia tricolore. Ed invece, al fotofinish il consigliere regionale s’è visto catapultato al ballottaggio per sole 126 schede. Un’inezia a fronte della mole di consensi raccolti, più del doppio del sindaco uscente Salvatore Bottone, con il quale ora dovrà vedersela fra due settimane. Ma Gambino ed i suoi hanno deciso di chiedere alla commissione elettorale istituita presso il tribunale di procedere al riconteggio delle schede: ce ne sarebbero mille annullate senza motivo, e quindi contestate. Non è da escludere che la commissione possa ribaltare i verbali delle sezioni su quelle mille schede e proclamare eletto Gambino al primo turno. Al momento, però, il dato ufficiale parla di ballottaggio e di una maggioranza già a favore di Gambino, le cui liste hanno superato il 50%. A Scafati, dove si tornava a votare dopo oltre due anni, la contesa è tra Cristoforo Salvati del centrodestra e Michele Russo del centrosinistra. Entrambi molto lontani dal 50%, dovranno cercare solide alleanze in vista del 9 giugno. Un’operazione non facile, pur potendo pescare fra gli altri sette candidati a sindaco e le loro liste. Lo spoglio, a Scafati, è andato al rilento anche per la stretta sorveglianza sulle operazioni elettorali in un Comune sciolto per camorra.
Amministrative 2019: scrutinio al rilento e fiato sospeso ovunque
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