Anastasio accusato attentato ai diritti politici

Simona Cataldo

Arriva la condanna definitiva a un anno e cinque mesi di reclusione (pena sospesa) per Antonio Anastasio, ex consigliere comunale di Pontecagnano Faiano. La decisione dei giudici della Corte di Cassazione è arrivata nella giornata di ieri. I fatti risalgono al 31 maggio 2015 quando, ritiene l’accusa, durante un consiglio comunale, Anastasio, con altri indagati, tentò di mandare anticipatamente a casa l’allora sindaco Ernesto Sica, provando a far cadere il numero legale alla votazione del Bilancio. L’inchiesta denominata Perseo, coordinata dal pm Marco Colamonaci e condotta dai carabinieri della Compagnia di Battipaglia, portò nel febbraio 2017 all’arresto di 17 persone, tra cui l’ex consigliere comunale Anastasio, accusato di essere servito del clan Pecoraro-Renna, per indurre l’allora consigliere di maggioranza Luigi Bellino anon votare il bilancio, spianando la strada a elezioni anticipate in cui Anastasio si sarebbe candidato a sindaco. Per la Cassazione fu un attentato ai diritti politici, ma con l’aggravante camorristica.

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