Anche Grassadonia contagiato dalla Merinomania

La sua ora è scoccata e la notizia della sua convocazione, comunicata al gruppo già ieri pomeriggio, ha scatenato l’entusiasmo della truppa granata. Applausi, abbracci, pacche sulle spalle e schiaffi in testa. Roberto Merino, come vi avevamo anticipato ieri, è stato inserito da Gianluca Grassadonia nell’elenco dei convocati per la trasferta di Grosseto e i compagni di squadra, che hanno sofferto con lui dall’infortunio estivo, gli hanno fatto festa. Il ginocchio ha risposto bene alle sollecitazioni del campo: il peruviano ha giocato un tempo dell’amichevole con la Primavera e il giorno dopo non ha avvertito problemi, niente gonfiore, niente dolori. Tutto procede per il verso giusto. Anche Grassadonia è stato contagiato dalla Merinomania e dal suo entusiasmo. E visto che il Maradona delle Ande, sebbene sia ancora lontano dalla miglior condizione, è già tornato a mettere in mostra numeri d’alta scuola, non solo nei palleggi ma anche nelle partitelle, è chiaro che mister Grassadonia per quanto possibile cerca di accelerare il suo recupero. Lo staff sanitario predica cautela, ma anche i dottori Leo e D’Alessandro sono estremamente soddisfatti del decorso post-operatorio del peruviano che, 115 giorni dopo l’intervento di Perugia, avrà la possibilità di far parte del gruppo per la trasferta di Grosseto e, se ce ne fosse la possibilità, anche di riassaporare il campo per una decina di minuti, un quarto d’ora al massimo. Non di più. Nella tabella stilata dai medici granata, Merino gradualmente potrà vedere aumentare il suo minutaggio, perché l’operazione a cui si è sottoposto, nonostante la tecnica d’avanguardia utilizzata per ridurre i tempi di recupero, è stata comunque importante e non si possono correre rischi di ricadute. Da Grosseto in poi comincia la stagione di Merino e la Salernitana spera che dalla Toscana parta anche l’operazione rimonta, difficile, ma non impossibile. E con un Merino in più, anche i tifosi iniziano a crederci di nuovo.