Spari nella notte, scene di terrore, quell’opprimente sensazione di non sentirsi al sicuro che ritorna dopo un periodo tutto sommato sereno. Altre scene da far west, altre “stese”, seppur si faccia fatica a chiamarle così. Si definiscano come meglio si crede, ma purtroppo assomigliano nemmeno tanto vagamente ai raid che si fanno nell’hinterland napoletano quando c’è necessità di imporre a suon di colpi di arma da fuoco la supremazia di un clan sui rivali. E a Salerno accade ancora lì, in quei luoghi fuori dal cono di luce, purtroppo non solo in senso figurato, visto che parliamo della zona orientale della città, dove l’illuminazione pubblica scarseggia in più punti del territorio, ci sono strade che nelle ore serali restano al buio e che certo non vengono monitorate da occhi elettronici. Nessuno ha visto niente, non sapremo mai se si tratta di omertà, parente stretta della paura, o della verità. Gli inquirenti sono preposti a far luce sull’accaduto, intanto altri – in altri Palazzi – facciano luce sulla Salerno in penombra.
Ancora spari a Salerno, ritorna l’incubo “stese”
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