Rischia fino 5 anni di carcere

Andava a lavorare in pizzeria dopo aver timbrato il cartellino in Regione

L’uomo, sessantenne di Eboli, dipendente della Regione Campania, è stato incastrato dalla Finanza.
Simona Cataldo

Timbrava il cartellino e poi andava ad aiutare il figlio nella gestione della pizzeria di famiglia. Arriva dagli uffici del Servizio Territoriale Provinciale di Salerno della Regione Campania, l'ultimo presunto caso di assenteismo sul luogo di lavoro.

I fatti

L'indagine della Guardia di Finanza di Salerno, coordinata dalla Procura di Salerno, si è concentrata sui movimenti di ingresso e di uscita dall'ufficio di un sessantenne di Eboli, dipendente della Regione Campania. I finanzieri, coordinati dal pubblico ministeroAntonio Cantarella, per settimane, con appostamenti e pedinamenti, hanno tenuto sotto controllo le abitudini dell'indagato, accertando che si «assentava dal proprio luogo di lavoro senza alcuna autorizzazione». Stando ai controlli, l'impiegatotimbrava regolarmenteilcartellino per attestare la sua presenza in ufficio, per poi allontanarsi subito dopo, indisturbato, per sbrigare faccende personali. In particolare, durante le ripetute assenze dal lavoro, che si protraevano anche per l'intera giornata, l'uomo si recava ad Eboli per affiancare il figlio nella gestione di una pizzeria, di cui i due sono comproprietari.

I reati

All'uomo questa mattina è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. L'accusa è di false attestazioni o certificazioni”e“truffa aggravata”, per il presunto danno patrimoniale causato alla Regione Campania, dalla quale continuava comunque a percepire lo stipendio, anche per il tempo speso a dedicarsi ai propri affari. In caso di condanna, rischia il carcere fino a 5 anni e la multa fino a 1.600 euro, oltre al licenziamento.

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