Angellara Home, terzo atto

Redazione

Alla fine del 2007 parte l’inchiesta della Magistratura in merito a presunti affari illeciti della Diocesi; il Sostituto Procuratore Roberto Penna si fionda sull’Angellara Home: un complesso residenziale ricavato dall’ex colonia S.Giuseppe con 40 stanze, cucine, una piscina ed ogni comfort per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Una riconversione illecita, secondo l’accusa, effettuata grazie a contributi indebitamente utilizzati a fini privati. Il 15 luglio del 2008 una vera e propria bufera investe l’Arcivescovo di Salerno Monsignor Pierro, Don Comincio Lanzara e Monsignor Enzo Rizzo, oltre ad alcuni funzionari comunali e imprenditori con accuse che vanno dalla truffa aggravata all’abuso edilizio. Le fiamme gialle appongono i sigilli alla struttura ricettiva che fu ristrutturata grazie ad un finanziamento regionale di 2 milioni e mezzo di euro. La Procura chiude i rubinetti all’Ente Regione, bloccando l’erogazione di una seconda trance di finanziamenti già stanziati. In città è scandalo e non si parla d’altro, a settembre, la processione in onore di San Matteo diventa spasmodica ricerca di una dichiarazione, di uno sguardo di Monsignor Gerardo Pierro, che si mostra in pubblico sofferente, ma anche sereno e fiducioso. Successivamente, il caso si sgonfia ma le indagini vanno avanti e oggi il P.M. Penna scrive il terzo capitolo della vicenda con la richiesta di rinvio a giudizio dell’Arcivescovo Pierro, di Don Comincio Lanzara, Don Enzo Rizzo ed altre 9 persone.

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