Sono stati identificati alcuni dei facinorosi che avevano tentato di entrare in contatto con la tifoseria ospite

Angri-Matera, misure cautelari nei confronti dei violenti

In tre avevano minacciato ed aggredito il comandante della locale stazione dei carabinieri
Michele Masturzo

I carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno eseguito le misure cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Nocera Inferiore su richiesta della locale Procura della Repubblica in seguito agli scontri verificatisi lo scorso 14 gennaio presso lo stadio “Novi” di Angri in occasione della partita di Serie D tra il team locale ed il Matera. Per due persone sono stati applicati gli arresti domiciliari, ad altre sei è stato imposto l’obbligo di dimora.

Alla fine del match alcuni facinorosi supporter dell’Angri hanno tentato ripetutamente di entrare in contatto coi rivali, sia nei pressi del settore ospiti che nell’area di parcheggio. A più riprese, i violenti sono stati allontanati dal personale in servizio d’ordine allo stadio.  

Quando è iniziata la fase di deflusso della tifoseria ospite, all’improvviso, da un vicolo, sono sopraggiunti circa 60/70 malintenzionati, armati di spranghe e pietre, che hanno lanciato bombe carta ed oggetti contundenti all’indirizzo degli ospiti. L’autista dell’autobus della squadra lucana è stato colpito alla testa. In seguito all’intervento dei militari, gli autori dell’assalto si sono dati alla fuga nelle stradine adiacenti allo stadio, salvo tornare alla carica una decina di minuti dopo, tendendo un nuovo agguato ai rivali.

A fronte dell’opposizione dei Carabinieri, alcuni soggetti sono scappati, mentre un gruppo di circa 10 persone ha fronteggiato in maniera minacciosa i militari, pretendendo che smobilitassero il presidio posto a difesa dei tifosi ospiti. A questo punto 3 persone hanno aggredito il comandante della stazione di Angri a colpi di spranghe e cinture.

Le indagini hanno consentito di identificare uno degli autori dell’aggressione, nel frattempo resosi irreperibile, a carico del quale è stato emesso decreto di fermo di indiziato di delitto da parte del P.M. Tale posizione è stata definita separatamente con applicazione pena su richiesta.

Gli ulteriori approfondimenti investigativi compiuti dai militari dell’Arma dei Carabinieri hanno consentito poi di identificare numerosi altri individui coinvolti nella vicenda, con l’applicazione delle 8 misure eseguite dai militari.

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