Non ha fatto in tempo a risvegliarsi dall’anestesia che i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, coordinati dal capitano Marco Izzo, gli hanno notificato gli arresti domiciliari in ospedale.
L’unico ferito della sparatoria di sabato mattina in viale Europa ad Angri, è anche l’unico indagato per l’esplosione dei proiettili con la pistola poi ritrovata in un bidone dell’immondizia.
Si tratta di Raffaele Alfano, pregiudicato 33enne: era sua l’arma dalla quale sono stati esplosi i due colpi, una scacciacani clandestina – confermano i carabinieri – che sarà presto analizzata. E proprio il possesso di arma clandestina e lo sparo in luogo pubblico sono gli elementi su cui ruota l’ipotesi di indagine del sostituto procuratore Roberto Lenza.
Sarebbe stato Alfano, ad estrarre la pistola dopo essere entrato nel negozio di frutta e verdura di viale Europa, sabato mattina, per intimorire il titolare con il quale aveva già avuto una discussione poco prima, nella stessa mattinata, in un circolo poco distante. Da chiarire ancora i motivi, sui quali gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza, ma non si esclude l’ipotesi di una richiesta di denaro, negata dal titolare del negozio. Dopo quel primo scontro il commerciante è ritornato nella sua attività, mentre Alfano si sarebbe allontanato per tornare poco dopo a bordo di uno scooter armato della pistola clandestina, essendo modificata per sparare. La situazione sarebbe degenerata in una manciata di minuti e durante la colluttazione sono partiti alcuni colpi. Due hanno raggiunto Raffaele Alfano all’altezza dell’addome.
L’intervento chirurgico all’Umberto I ha evitato il peggio, salvando la vita al paziente che era arrivato in codice rosso all’ospedale.