Anno nuovo, tensioni vecchie, tanto per non cambiare la cattiva abitudine di farsi del male da soli, a cominciare dal tecnico della Salernitana che – chissà perché – continua a fare a meno allegramente dell’unica arma che ha, quel Merino che resta sistematicamente in panchina nonostante l’anemia di gol e risultati, passando per la Società che continua a nicchiare in merito all’ingaggio di un attaccante che la metta dentro, perché fino a prova contraria nel calcio si vince solo segnando e ci si può salvare solo vincendo. Insomma, si va avanti all’insegna delle spade che restano appese coi foderi combattono. Ma, quello dei granata, non è l’unico esercizio di autolesionismo, visto che – nonostante il momento già tutt’altro che allegro, tra problemi di classifica e di giustizia, col ritorno imminente dei fantasmi potentini – c’è pure chi offre il megafono alle esternazioni dell’ex di turno, che passeggia sui resti di un ambiente già abbastanza destabilizzato. Di Napoli vuole tornare, anzi no… con questo parla e con altri no, con Fusco ha chiarito, anzi no… con tutto il rispetto, ci starebbe il classico “chi se ne frega”. Abbiamo altri pensieri per la testa…
Anno nuovo, tensioni vecchie
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