Antonio Anastasio si dimette da consigliere a Pontecagnano

Redazione

La contromossa di Antonio Anastasio alla decisione della Procura di chiedere l’aggravamento delle misure a suo carico non si è fatta attendere: stamani si è dimesso dalla carica di consigliere comunale a Pontecagnano protocollando la lettera di dimissioni al palazzo di Città . Il contenuto è di poche righe: Anastasio comunica le sue «dimissioni irrevocabili» e spiega di avere preso questa decisione spinto «dall’amore per i cari, gli impegni lavorativi e la voglia di affrontare serenamente le vicende giudiziarie. Sono stato orgoglioso di aver ricoperto questa carica- conclude Anastasio- e di essermi impegnato nei limiti delle mie possibilità nel solo interesse della comunità». Un passo che i sostituti procuratori Russo e Colamonici avrebbero, però, gradito ben prima di oggi. A giudizio della Procura, infatti, Anastasio avrebbe dovuto dimettersi subito dopo la sua scarcerazione. Tant’è che qualche ora fa hanno chiesto al gip del tribunale di convalidare il divieto di dimora nel Comune di Pontecagnano, dopo aver appreso della decisione di Anastasio di rimanere in sella, come da lui stesso affermato nell’ultimo consiglio comunale. Anastasio si era già dimesso con forme irrituali durante la sua detenzione, ma il Comune di Pontecagnano aveva respinto le dimissioni perché non autenticate e non consegnate di persona. Una volta tornato libero, il consigliere aveva deciso di restare incarica. Ma secondo la Procura, se è vero che sono venute meno le esigenze cautelari per la detenzione, è altrettanto vero che Anastasio rimane indagato per violenza privata ed attentato ai diritti politici del cittadino, senza contare le ombre per presunte contiguità con esponenti del clan Pecoraro-Renna. Insomma, restare in sella nell’assise municipale di Pontecagnano rappresentava un problema, poiché Anastasio avrebbe tentato di condizionare la vita politica del Comune provando a far cadere l’amministrazione Sica appoggiando intimidazioni ad un consigliere di maggioranza affinché non votasse la manovra di bilancio. https://www.youtube.com/watch?v=EiYRSzaRK5M

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