«Dottore ho mal di pancia ma scioglietemi abbiate pazienza». E’ il 27 aprile 2023. La telecamera segna le 10 del mattino. L’anziano è legato alla sedia a rotelle. Non solo in quel momento, ma quasi sempre. Immobilizzato con fasce di stoffa e indumenti vari, tanto da non respirare bene. Succedeva a tutti gli ospiti della struttura residenziale Istituto europeo della terza età con sede a Cappelle, a Salerno. «Una pratica reiterata di mantenere gli anziani legati in assenza di una valida ragione terapeutica» è stato accertato nel corso delle indagini svolte dai carabinieri del Nas e coordinate dalla Procura di Salerno. Anziani giunti in ospedale disidratati e in condizioni igieniche inumane oppure con insufficienza respiratoria acuta. Molti poi deceduti. Alle segnalazioni di due operatrice che per poco hanno prestato servizio nella struttura, nel tempo sono seguite le denunce dei familiari degli ospiti. Ai maltrattamenti e alle umilizioni si aggiungeva poi, una gestione, econdo la Procura, volta esclusivamente alla «massimizzazione» dei profitti. Nella struttura venivano ospitati pazienti affetti da qualsiasi patologia, alcuni anche in fin di vita. Le accuse per i dieci indagati sono pesanti. Oggi sono iniziati gli interrogatori per il 62enne Sante Sica di Montecorvino Rovella, finito agli arresti domiciliari, dominus dell’istituto, e per la 58enne Karolin Cupo., sottoposta alla misura del divieto di esercitare imprese e di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese. Per Gerardo De Gregorio è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria mentre per sette operatori socio sanitari è scattato il divieto di esercitare la professione per la durata di un anno.
Le indagini della Procura di Salerno
Anziani lasciati in condizioni inumane, l’orrore di Cappelle
Gli ospiti venivano tenuti legati, alle segnalazioni di due operatrice sono seguite quelle dei familiari
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